Mindfulness nei momenti difficili

Mindfulness non vuol dire solo meditare. Praticare la mindfulness vuol dire usare due importanti abilità in qualsiasi momento della vita, non solo quando si medita.

Le due abilità sono la presenza e l’apertura, ovvero la capacità di prestare attenzione al momento presente senza il filtro dei pregiudizi, osservare ciò che si manifesta alla nostra coscienza così com’è nel momento in cui è.

Non si tratta di abilità artificiose, la presenza e l’apertura sono due abilità naturali che però utilizziamo poco o non utilizziamo affatto nei momenti difficili.

Nei momenti di difficoltà, quando siamo catturati dalle nostre emozioni e tendiamo a comportarci in modo poco utile, o persino dannoso, usare le due abilità, ovvero praticare la mindfulness, può fare la differenza.

In questi momenti, invece di essere trascinati dalle emozioni, è cruciale apprendere a fermarsi e rivolgere la nostra attenzione presente e aperta a noi stessi, alla nostra esperienza interiore.

Quando la paura, la rabbia, la vergogna, tendono a prendere il sopravvento e a guidare le nostre azioni, è importante apprendere a fare una specie di time-out, sì proprio quello che si applica in alcune competizioni sportive per prendersi un momento di riflessione, e riprendere il controllo delle proprie azioni.

Quando si è catturati dalle emozioni, è importante innanzitutto accorgersene, e riconoscere quali sono i pensieri e le emozioni che stanno guidando le nostre azioni.

Prova a dirti: cosa sta dicendo la mia mente? Cosa vuole che io faccia?

A questo punto porta la tua attenzione al respiro e al corpo. Senti la tua presenza fisica, il ciclo del respiro, le sensazioni, e il loro cambiamento continuo, momento dopo momento.

Rimani in contatto con la tua esperienza per tutto il tempo che serve e poi scegli!

Scegli il comportamento più utile per la tua vita.

Questo esercizio si chiama anchoring, ovvero gettare l’ancora nel presente per non essere trascinati dalle emozioni.

Non è un esercizio facile, ma è importante provarci, e ogni volta è possibile notare qualcosa di diverso, qualcosa di nuovo che emerge e che ci consente di prendere una distanza sufficiente per consentirci di non essere schiavi dei nostri automatismi.

Ogni volta che ci proviamo, apprendiamo qualcosa di utile e importante di noi stessi e del mondo. 

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